
Provate a svegliarvi una domenica mattina di fine Aprile nell'afosa Milano mentre fuori è appena scattato il semaforo verde ed una fila interminabile di macchine comincia a far sentire i clacson mentre l'aria tutto intorno diventa pian piano irrespirabile...viene voglia di scappare, fuggire lontano e magari pensare, per chi come me conserva le sue tiepidi origine, di tornare nell'assolato mondo tanti chilometri ( d'orgoglio direbbe qualcuno ) più in giù...
Provate invece a svegliarvi una domenica mattina ascoltando solo il leggero fruscio di una dolce brezza primaverile che accarezza i fuscelli sul lungomare friulano, aprire il balcone e trovarsi di fronte l'eterna immensità del cielo e del mare che confondono i loro colori all'orizzonte...viene voglia di rimanere, fermarsi ed ammirare quanto di bello può esserci in un solo attimo, stringere la persona amata tra le braccia o dare una pacca sulla spalla al tuo compagno di avventura e sentire dentro di sè la forza per fare qualunque cosa...
Ecco, Lignano è iniziata così, come meglio non poteva, alla ricerca dell'ennesima impresa, dell'ennesimo confronto con se stessi e di tutti quegli stimoli che ognuno ha bisogno di trovare per misurarsi non solo su un tavolo da ping pong ma anche e soprattutto con le cose, piccole e grandi, belle e brutte di ogni giorno...
Lasciate allora che vi racconti dell'emozione nell'entrare in un palazzetto mai visto prima, di incrociare più di 700 compagni di avventura, di rivedere il Palaz in infradito come un anno fa ad Ischia e fin

almente di iniziare a giocare...
Lasciate che vi dica come si può fare la partita della vita appena due minuti dopo averne persa una in un modo insensato e di come in quella partita passino davanti agli occhi le serate in palestra, i compagni di allenamento, i compagni di squadra, i loro consigli e le loro pacche sulla spalla, le parole di chi ti segue, gli occhi, gli sguardi, i baci di chi è ancora lì vicino a te, ancora una volta come a Terni, come ad Ischia per darti la forza e per farti vincere...
Lasciate allora che vi narri delle belle partite di Daniele "Buddha" Cappelli ( e di come rulli "Gandhi" anche se solo in allenamento... ), di Massimo 'O Guaglione Rocco ( che come Icaro viene punito dagli Dei per aver voluto esagerare con il controtop di rovescio... ), di Baruffa-Baruffini ( grande in campo ma soprattutto al ristorante alla ricerca del millefoglie perduto... ), di Palaz ( più a suo agio come personal trainer e viveur all'ora degli aperitivi... )...
Lasciate che vi racconti delle serate al ristorante, dei pupazzetti vinti in sala giochi, delle passeggiate in riva al mare al tramonto come se fosse estate, esattamente un anno dopo, come ai piedi del Castello Aragonese, come se non fosse passato neppure un giorno...