Friday, January 20, 2006

ANCES "SHOW" ESPUGNA IL FEUDO SAN DONATO

In lacrime il Presidente J.P.Fabien commosso dopo la vittoria di Simsonov-Castoldi (Simsonovino) nell'ultimo doppio, che regala alla compagine Ances il 7-5 finale e la gloria imperitura negli annali delle cronache del feudo San Donatese. "E' stata una passeggiata" commenta lapidario Drew "The Wall" Mondiello de la Vallette rimontando a dorso del suo fido destriero ronzinante, forte del duplice 3-0 ottenuto nei due doppi insieme all'inossidabile Jean Philippe Fabien. Tanto passeggiata in realtà non è stata, tutt'altro, la trasferta si profilava decisamente perigliosa e la formazione bellica Ances era stata scelta dal Presidente con estrema cura (vedi email sotto allegata per il reclutamento, "vexilla regis prodeunt inferni", scrisse tempo dopo il sommo poeta Drew l'Alighiero). Il fattaccio era stato complicato non poco dall'assenza forzata dei nostri campioni oriundi: Franziskaner Espositus dalla Bavaria, Richard De Ziglian dall'Anglaterra, Virgilius Berninae dalla Romania e Antoine Marianò dalla Provenza. Niente paura, ecco profilarsi all'orizzonte la nobile sagoma di Sir Lancelot de Castoldus, temibile guerriero giunto da lontano, rinomato per il suo forte braccio (ed il suo forte dritto). Seppur la situazione si presentasse bigia, con un pareggio al termine dei primi due doppi (Simsonov-Castoldi sono famosi per il loro andamento "diesel" o anche "ronzino a secco di biada" nella prima ora di gioco..) ed altrettanto pari al termine dei primi due singoli (Simsonov, fatto il pieno di vodka, non teme nessuno se non la sua ombra o l'immagine allo specchio, mentre JPFabien teme soprattutto le sconfitte ai vantaggi ed il "gomito del pongista" come in questo caso), la pugna era sprofondata in un'immane tragedia dopo l'esordio del The Wall e Castoldus. Drew Mondiello subiva, infatti, una sonora batosta dal vetusto rivale San Donatese a colpi di anti-top, suo compagno di bisboccia insieme all'amicone Bolther durante la guerra di Crimea e poco tempo dopo nelle trincee della guerra di Secessione (Drew il pazzo, a corto di ossigeno, rimontava da 2-0 fino a 2-2 e da 5-2 in bella fino a 7 pari, per poi perderla 11-7!!). Castoldus ci regalava invece la partita forse più bella dell'anno, a suon di taglioni, servizi velenosissimi e super contro-top contro un attaccante avversario decisamente bellicoso. Peccato per la sconfitta a botta di retine, spigoli e punti tirati ai vantaggi su più set, un pò sulla falsariga della prima partita persa dal Fabien. Su una situazione di 4-2 per gli avversari, JPFabien e Simsonov si presentavano ben più baldanzosi che nel primo incontro; "mò li famo neri e li rimontamo", dissero mentre si allacciavano gli schinieri e si calavano l'elmo sulle crape. Così fu, la profezia citava infatti "presto lo maniero San Donato sarà nostro, a banchettar volgeremo e li corvi ad alleviar lo tristanzulo spettaculo de li cadaveri". Simsonov faceva sfaceli dell'avversario a colpi di mazza e di top-spin di rovescio, mentre JPFabien si dava un gran da fare a calare l'olio bollente nei pantaloncini del rivale e, già che c'era, sparando cannonate col suo micidiale drittone ed erigendo mura difensive degne del miglior "blocker NC della Longobardia". Così ristabilito l'ordine sovrano, il 4-4 diventava poi un 5-5 dopo l'ultimo giro di singoli: nella corvee dell'anti-top avversaria il Castoldus si dimostrava impotente, mentre il Drew Mondiello contro il pazzo attaccante rivale dimostrava di essere più pazzo di lui, tirava pallinate fuori fino al 2-2, per poi ricordarsi infine del perchè è soprannominato "The Wall" e maciullando quindi il malnato per 11-3 in bella. Il resto è ormai leggenda ed i cantastorie ancora narrano degli ultimi due doppi che la pace riportarono nel regno e la gloria degli eroi alla ribalta nei secoli che verranno. Così sia.

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